Le caldarroste sono uno dei simboli più autentici dell'autunno: il profumo delle castagne arrostite che si diffonde nelle strade e nelle case evoca immediatamente atmosfere di festa, serate fredde riscaldate da un camino e mercatini di paese.
Prepararle in casa è molto più semplice di quanto si pensi e permette di gustare un piatto antico, genuino e legato alla tradizione contadina, che ancora oggi conquista grandi e piccini.
La ricetta delle caldarroste si basa su pochi gesti fondamentali: scegliere castagne o marroni di qualità, inciderle correttamente, cuocerle a fuoco vivo e poi lasciarle riposare avvolte in un canovaccio.
Questa tecnica consente di ottenere caldarroste morbide e profumate, facili da sbucciare e dal sapore irresistibile
Prima della cottura è fondamentale incidere ogni castagna: un taglio a croce sul lato bombato o un taglio orizzontale lungo la circonferenza.
Questo passaggio evita che le castagne esplodano in cottura e facilita la sbucciatura.
Le castagne sono molto ricche di fibre, aiutano la regolarità intestinale e la riduzione del livello di colesterolo nel sangue.
Vediamo allora come si preparano delle caldarroste morbide.
Cosa ci serve per la ricetta:
Categoria: Dolci
Arrostire le castagne sul fuoco è probabilmente il metodo più diffuso.
Prendete le castagne ed incidetele ad una ad una con un coltello tagliente effettuando dei tagli di un paio di centimetri. Mettetele sul fuoco usando una padella bucata, facilmente reperibile in commercio, e usando uno spargifiamma.
Le castagne hanno bisogno di essere girate spesso molto per avere una cottura uniforme.
Per una cottura ottimale bastano pochi minuti.
Una volta cotte vanno mantenute in un canovaccio, meglio se di lana, o in una busta di carta (quella del pane).
Una volta raffreddate leggermente si possono sbucciare e gustare in tutta tranquillità.
Oltre alla classica cottura nel forno, le castagne si prestano ad essere lessate con l'intera buccia e ad essere cotte solo con la sottile pellicola che le avvolge.
Fate cuocere le castagne in abbondante acqua bollente per 20 o 30 minuti.
Prelevatele ad una ad una per spellarle. Le castagne cotte in questo modo possono essere mangiate così o frullate per svariate ricette dolci e salate.
Prendete le castagne e togliete la prima buccia. Fatele cuocere in acqua bollente per una ventina di minuti e poi procedete togliendo anche la pellicina che le avvolge. In questo modo potrete avere castagne per creare composti speciali o castagne da mangiare intere. In questo ultimo caso è preferibile lasciarle leggermente al dente.
Un ultimo modo per preparare le caldarroste è il pratico e veloce uso del microonde, ormai sfruttato per ogni genere di preparazione culinaria.
Basta lavarle, asciugarle per bene, inciderle e cuocerle alla massima potenza per 1-2 minuti a seconda della quantità delle castagne. Prolungare i tempi a seconda della dimensione.
Le castagne, oltre ad essere mangiate intere alla fine di un pasto o per una sostanziosa merenda, si prestano alla preparazione delle ricette più disparate: dalla mousse di castagne all'arrosto di castagne, dai marron glacè al pesce all'acqua pazza, dalla marmellata agli svariati dolci come le mistocchine.
Serve una padella forata: incidi le castagne con un taglio a croce, falle cuocere 20-25 minuti sul fuoco, scuotendole spesso per non bruciarle.
Sì: disponi le castagne incise su una teglia e cuocile a 200°C per circa 35-40 minuti, rigirandole a metà cottura per uniformare la doratura.
Un ammollo di 1-2 ore aiuta a rendere le castagne più morbide e facilita la sbucciatura, ma non è indispensabile per la riuscita delle caldarroste.
Avvolgi le castagne ancora calde in un canovaccio umido per 10 minuti: il vapore interno ammorbidirà la buccia e le renderà facili da pelare.
I marroni sono più grandi, dolci e con pellicina che si stacca facilmente: risultano ideali per caldarroste morbide e dal gusto più delicato.
Le caldarroste vengono generalmente servite con un buon vino rosso.
Sono ideali i vini novelli (ad esempio con le uve di Beaujolais Nouveau) anche loro tipici dell'inizio dell'autunno, o i vari vini dolci dal gusto zuccherino generalmente abbinati ai vari dessert (Brachetto, Lambrusco, Cagnina, Porto e Fragolino).
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