Passata di pomodoro: come leggere l'etichetta per conoscere la provenienza dei pomodori

Come scegliere una buona passata di pomodoro? A cosa bisogna prestare attenzione per acquistare un prodotto 100% italiano? Ve lo spieghiamo nell'articolo.

La passata di pomodoro è uno dei prodotti più popolari e ampiamente distribuiti nei supermercati.

Secondo un rapporto di Ismea, l'Italia si classifica come il secondo più grande produttore mondiale di pomodori freschi destinati alla produzione di conserve, tra cui la passata, che è essenzialmente una conserva vegetale.

Questo settore contribuisce notevolmente all'economia italiana, generando circa 4 miliardi di euro all'anno, con quasi la metà di questi guadagni provenienti dalle esportazioni.

La passata di pomodoro è un ingrediente fondamentale presente in quasi tutte le cucine, impiegato in tantissime ricette, dalle lasagne alla bolognese, alla carne alla pizzaiola ad una semplice pasta al pomodoro.

Con una così grande varietà di passate disponibili nei supermercati, può essere complicato scegliere il prodotto giusto.

Per assicurarti di selezionare una passata di qualità, ecco alcuni suggerimenti pratici da considerare durante l'acquisto:

Leggere attentamente l'etichetta: verifica gli ingredienti per assicurarti che la passata sia composta principalmente da pomodori, senza l'aggiunta di conservanti o additivi non necessari.

Valutare la consistenza e il colore: una passata di buona qualità dovrebbe avere un colore rosso vivace e una consistenza omogenea, segni di una lavorazione accurata e di pomodori di alta qualità.

Controllare la provenienza dei pomodori: preferire prodotti che indicano chiaramente l'origine dei pomodori può essere un buon indicatore della qualità del prodotto.

Provenienza dei pomodori

La legge richiede che l'etichetta dei prodotti indichi la provenienza dei pomodori.

Considerando che l'Italia è uno dei principali produttori mondiali, scegliere un prodotto italiano potrebbe essere la scelta più logica e sensata.

Tuttavia, non ci sono problemi se si opta per una passata di origine estera, purché ci siano garanzie di qualità chiaramente indicate.

Generalmente, se sull'etichetta è presente la dicitura "Origine del pomodoro: Italia" o "Pomodoro 100% italiano", ciò indica che il prodotto è stato lavorato e confezionato entro i confini nazionali.
È sempre buona norma verificare che il paese di coltivazione corrisponda a quello di lavorazione o inscatolamento, evitando così che il pomodoro sia stato trasportato tra più paesi prima di diventare passata.

Secondo la normativa attuale, che risale al 2004, un prodotto può essere denominato "passata di pomodoro" solo se è ottenuto esclusivamente da pomodori freschi.
Se il prodotto deriva da altri processi o ingredienti, le etichette devono riportare termini differenti, come ad esempio "preparato per sugo".

È importante anche verificare se il produttore fa parte di qualche consorzio o se ha ricevuto certificazioni di rilievo, come quella per l'agricoltura biologica.

Questi elementi, pur non essendo una garanzia assoluta di qualità, sono indicativi di uno standard di produzione elevato e meritano di essere considerati durante la scelta di una passata di pomodoro.

Controllare il colore e gli ingredienti

Quando si sceglie una passata di pomodoro, è fondamentale prestare attenzione al colore e agli ingredienti.

Il colore della passata dovrebbe essere vivace e uniforme, né troppo brillante né eccessivamente opaco o pallido. Riguardo agli ingredienti, l'etichetta dovrebbe elencare principalmente pomodoro, acido citrico (usato come conservante) e una quantità moderata di sale.

A discrezione del produttore, potrebbero essere inclusi anche aromi naturali come erbe o spezie, che arricchiscono il sapore senza compromettere la purezza del prodotto.

Codice che identifica il periodo di produzione

Quando si sceglie una passata di pomodoro, è utile verificare il codice informativo presente sulle confezioni, che indica il periodo di produzione.

Questo aiuta a determinare se i pomodori sono stati lavorati durante il picco della loro stagionalità. Ogni bottiglia riporta un codice composto da una lettera e un numero: la lettera rappresenta l'anno di produzione (ad esempio, J per il 2019, E per il 2020, U per il 2021), mentre il numero corrisponde al giorno dell'anno in cui la passata è stata prodotta.

Poiché i pomodori sono un prodotto stagionale, raccolto generalmente tra luglio e ottobre, un numero tra 190 e 290 indica che i pomodori sono stati imbottigliati freschi.

Ad esempio, un codice E207 sulla confezione significa che la passata è stata prodotta il 207esimo giorno del 2020, ossia il 26 luglio.

Lo scandalo della passata di pomodoro Petti: cosa è successo?

Nel 2021, un'operazione di sequestro di ingenti quantità di pomodoro, principalmente sotto forma di conserve impropriamente etichettate, ha segnato uno dei più grandi scandali di frode alimentare degli ultimi anni

L'azione dei militari ha preso il via dopo settimane di indagini, culminando nel sequestro di circa 3.500 tonnellate di conserve di pomodoro.

Questi prodotti, commercializzati in bottiglie, vasi di vetro, barattoli, pacchi e brick, erano etichettati come "pomodoro 100% italiano" e/o "pomodoro 100% toscano".  L’accusa era di frode in commercio perché, secondo gli inquirenti, Petti produceva una conserva derivante da una miscela di materia prima locale e pomodoro estero.

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