Finocchio, caratteristiche e proprietà

Il finocchio è una verdura gustosa e nutriente caratteristica della cucina mediterranea. Scopriamo le caratteristiche e le sue proprietà.

Il finocchio (Foeniculum vulgare) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Ombrellifere.

E' una verdura gustosa e nutriente caratteristica dell'agricoltura e dell'alimentazione mediterranea, principalmente coltivato al Centro-Sud della nostra Penisola.

Si tratta di un ortaggio ricco di proprietà nutritive, tipicamente invernale, caratterizzato da una consistenza soda e croccante e un profumo selvatico.

Varietà

Il finocchio, apprezzato e utilizzato fin dai tempi antichi grazie alle sue proprietà nutritive, si trova in due principali varietà, il finocchio dolce e quello selvatico, conosciuto anche come finocchio amaro. 
Il finocchio dolce si caratterizza per un sapore molto delicato e viene utilizzato nella preparazione di insalate e altre pietanze.
Del finocchio amaro, con un gusto intenso e aromatico, invece, si utilizzano principalmente i semi, per insaporire pane, tisane, liquori e salumi.

Molto spesso i coltivatori fanno un'ulteriore distinzione tra finocchio maschio o femmina.
Il primo si caratterizza per una forma tonda ed è più adatto ad essere consumato crudo, mentre la femmina ha forme più allungate ed è migliore mangiata cotta.

Le proprietà nutritive e i benefici sul nostro organismo

Il finocchio è un vegetale costituito per il 90% da acqua, per il 3% da fibre, per l'1,3% da proteine e per l'1% da carboidrati. Inoltre, questa verdura è ricca di sostanze nutritive come le vitamine del gruppo A, B e C e i sali minerali come il magnesio, il ferro, il selenio, il fosforo e il potassio.
L'alta presenza d'acqua fa sì che il vegetale sia particolarmente diuretico oltre che dotato di ottime proprietà digestive. 
L'anetolo, un olio essenziale presente in abbondanza nel finocchio, dona alla verdura un gusto distinto che rende questo ortaggio ideale per insaporire molti piatti.
La presenza di vitamine, acqua e sali minerali, invece, rende il finocchio un ottimo rimedio per chi soffre di problemi allo stomaco come colite, gastrite, pesantezza di stomaco oppure meteorismo. Inoltre, sempre la presenza di queste sostanze nutritive agevola la liberazione delle vie aree e aiuta anche a combattere e prevenire le infiammazioni.
La presenza di fitoestrogeni, invece, aiuta a mantenere un livello equilibrato di ormoni femminili favorendo la regolarizzazione del ciclo mestruale.
Il finocchio è povero di grassi, 100g infatti contengono solo 9 kcal: l'ideale per chi segue una dieta leggera o ipocolesterolemica.

Come scegliere i finocchi

La scelta del finocchio dipende, quindi, da quale utilizzo se ne deve fare in cucina e da quale tipo di cottura si preferisce.
I finocchi migliori sono quelli dalla consistenza soda, di un bel colore bianco con le foglioline alla fine degli steli, di colore verde acceso.

Conservazione

Il finocchio può essere conservato in frigorifero in bustine di plastica con dei fori per garantirne la freschezza e non perdere il profumo.
Può anche essere congelato e, tuttavia, in questo caso si consiglia di tagliarlo a pezzi e sbollentarlo per cinque minuti. Una volta che fatto raffreddare, è possibile metterlo in appositi sacchetti da freezer e congelarlo.

Come utilizzare il finocchio in cucina

Il finocchio può essere utilizzato crudo come insalata o contorno, da solo o arricchito da frutta secca, come le noci o altre verdure, ma è buonissimo anche cotto, ad esempio gratinato.
Molto diffuse sono anche le ricette di zuppe e vellutate di finocchi, che sfruttano al meglio le sue proprietà diuretiche.
Infine questo ortaggio può essere utilizzato per la preparazione di infusi e tisane, ottime da gustare dopo i pasti per aiutare la digestione.

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Curiosità

Dal nome di questa verdura, deriva il termine "infinocchiare", utilizzato nel linguaggio parlato per indicare un atteggiamento disonesto.
Infatti il sapore del finocchio altera la percezione delle papille gustative, che sentono più dolci e gradevoli i cibi consumati subito dopo.

In passato, gli osti poco onesti, avevano l'abitudine di offrire ai clienti dei finocchi prima di servire loro vino scadente, per mitigarne il gusto. Ecco quindi il termine "infinocchiare".

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