Cima alla genovese

La cima alla genovese è un secondo piatto di carne ricco e saporito, tipico della tradizione gastronomica ligure.

Preparato con una tasca di vitello ripiena viene bollita lentamente in un brodo vegetale e tagliata a fette quando è fredda e ben compatta, accompagnata dal suo fondo di cottura o da una salsa verde per bollito.

Anticamente il ripieno veniva realizzato, oltre che con uova e piselli, con frattaglie e interiora che per gusti e praticità vengono sempre più spesso sostituite con carne tritata di vitello.

La cima alla genovese è un piatto tradizionale ideale per il pranzo della domenica o per la tavola delle feste, da preparare in anticipo e gustare fredda o a temperatura ambiente.

Categoria: Secondi

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Tempo 120 min
Difficoltà Media
Porzioni 6
Costo Medio

Ingredienti

PER IL BRODO-df PER IL BRODO
carota 3 carote
cipolla bianca 1 cipolla bianca
sedano 1 costa di sedano
PER IL RIPIENO-df PER IL RIPIENO
carne tritata 150 g di carne tritata di vitello o mista
piselli 150 g di piselli cotti
uovo 3 uova medie
parmigiano 50 g di parmigiano grattugiato
sale e pepe sale e pepe q.b.
PER LA CARNE-df PER LA CARNE
una tasca di vitello (pancia o punta di petto) di circa 1 kg-df una tasca di vitello (pancia o punta di petto) di circa 1 kg

Preparazione

Cima alla genovese - p1
Cima alla genovese - p2

Preparate il ripieno: in una terrina mescolate la carne tritata con i piselli cotti [1] e aggiungete anche le uova leggermente sbattute, sale e pepe [2].

Cima alla genovese - p3
Cima alla genovese - p4

Unite anche il formaggio grattugiato e amalgamate il tutto per ottenere un composto omogeneo e abbastanza fluido [3].
Se non l'ha già fatto il vostro macellaio di fiducia, incidete la tasca in modo da creare un apertura che però non raggiunga il fondo per non rischiare di bucarla [4].

Cima alla genovese - p5
Cima alla genovese - p6

Farcite la carne con il ripieno preparato, fermandovi ad almeno un paio di cm dal bordo [5].
Sigillate l'estremità della tasca cucendola con lo spago e un'ago spesso [6].

Cima alla genovese - p7
Cima alla genovese - p8

Questo passaggio è fondamentale per evitare la fuoriuscita del ripieno durate la bollitura [7].
Adagiate la carne in una casseruola capiente insieme alle verdure tagliate a pezzi grossi. Aggiungete tanta acqua quanto basta a ricoprire la carne [8]. Regolate di sale.

Cima alla genovese - p9
Cima alla genovese - p10

Portate a ebollizione e cuocete a fuoco basso per due ore circa, girando il pezzo di carne di tanto in tanto [9].
Trasferite la cima alla genovese su un tagliere, fatela raffreddare applicando su di essa un peso in modo che rilasci i succhi e assuma una forma ovale [10].

Cima alla genovese - p11
Cima alla genovese - p12

Una volta fredda sigillatela con pellicola e fatela riposare in frigo per almeno 3-4 ore [11].
Affettate la cima alla genovese e servitela fredda accompagnando con salse a piacere [12].

 

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    Consigli e Varianti

    La cima alla genovese si conserva in frigo ben sigillata con pellicola per 1-2 giorni, possibilmente intera e non a fette. 
    Si sconsiglia la congelazione.

    E’ consigliabile far raffreddare perfettamente la carne applicando un peso su di essa in modo da ottenere una forma schiacciata e lasciar fuoriuscire i succhi.
    Dopo averla avvolta con pellicola è indispensabile farla assestare in frigo per almeno 3-4 ore prima di affettarla.
    La tasca di vitello va riempita per un massimo di due terzi in modo da lasciare margine per la cucitura e l'aumento di volume del ripieno durante la cottura.

    La cima alla genovese si può farcire con diversi ingredienti che possono variare in base ai gusti e alla disponibilità.
    Ai piselli spesso si aggiungono carote a cubetti, uova sode, maggiorana, pinoli e spezie varie. Animelle e frattaglie varie possono essere utilizzate tritate finemente e nella stessa quantità di carne tritata indicata.

    Curiosità

    Fabrizio De André ha dedicato una canzone, 'A çimma, proprio a questo piatto.

    La video ricetta del giorno

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